(: allora questo primo capitolo è narrato da una delle ragazze ...naturalemnte non si capiscono ancora le parentele, ma diciamo che serve un pò a farvi capire la situazione e i personaggi (: spero vi piaccia
1° Capitolo
Ed eccomi di nuovo qui... a stracciare inutilmente le ultime pagine di quel quaderno. Sapevo già che me ne sarei pentita ma in quel momento sentivo che dovevo farlo. Gaston non mi avrebbe mai più fatto tutto questo...mai più. Era una promessa... lo ricordavo ancora bene.Quella mattina mi ero svegliata e come sempre ero scesa giù alla mensa per fare colazione. La scuola non era iniziata da molto, e svegliarsi la mattina era una vera e propria impresa. Mi sedetti come sempre al tavolo con mio fratello Carlos, Felysia e Marisol e iniziai a mordicchiare il mio muffin mentre cercavo di capire di cosa stessero parlando.
Dai Marì vedrai che quest'anno te ne trovi altri cento... ci sono sempre dei nuovi studenti disse Fely con una mano sulla spalla di Marisol
Ancora problemi con Bruno? chiesi interrompendole. Marì abbassò lo sguardo in segno di approvazione.
Ecco ci risiamo! pensai. Ormai erano più di due anni che Marisol perdeva tempo con quel tipo e non aveva ancora capito che la chiamava solo quando le serviva. Bè d'altronde quando si è innamorati è difficile accorgersi delle cose.
Dai Marì non fare così! esclamò Felysia che ormai non sapeva più che dire. Mi sentii in dovere di aiutarla.
Em..Carlos per caso sai dov'è Gaston? chiesi cambiando discorso. Felysia se ne accorse e mi rivolse un cenno di ringraziamento.
boh se non sbaglio toccava a lui dare il benvenuto ai nuovi arrivati rispose Carlos mentre cercava di afferrare l'ultimo pezzo di biscotto.
ehi Marì perchè non andiamo anche noi? proposi con un tono allegro.
Ok... rispose quasi con un sibilo.
Finii in fretta quello che restava del muffin e prendendo Marì per il braccio ci dirigemmo nell'aula magna.
I nuovi iscritti dovevano essere parecchi dato che la sala era stracolma. Dovetti tenere la mano di Marì stretta al polso per non perderla in mezzo a quella folla. Strattonando un pò di gente e calpestando maldestramente i piedi di qualcuno arrivammo all'ingresso.
Appoggiato sul lato destro del portone c'era Gaston che sorridendo ai nuovi arrivati reggeva in mano una cartellina. Quando si voltò verso di me ricordai lo sguardo della sera precedente...quando eravamo rimasti in giardino, finalmente soli. Notandomi tra la folla mi fece cenno di avvicinarmi; rivolsi un piccolo cenno a Marì e andai da lui.
Ehilà esclamai con un sorriso
Ehi Carol rispose Gaston con un occhiata fredda
E' successo qualcosa? chiesi vedendolo strano
Emm Carol...forse è meglio se ne parliamo con calma...qui c'è troppa gente bisbigliò tra un "benvenuto" e l'altro.
Non puoi proprio dirmelo ora?Vidi Gaston voltarsi verso di me. Ora dava le spalle a coloro che arrivavano.
Il fatto è che rigurda noi due... disse Gaston col tono un pò più debole sulla parola "noi"
Noi due? chiesi confusa. Cavolo già si parlava di un noi!
Si il fatto è che...vedi...noi siamo amici da troppo tempo, io non voglio che la nostra amicizia si perda per una semplice sciocchezza come questa!Una Semplice Sciocchezza Come Questa. Quelle cinque parole mi spiazzarono completamente. Per lui tutto quello che provavo erano semplici e stupide sciocchezze, soltanto questo. Sapevo che Gaston non girava attorno alle cose, che quando voleva parlare lo faceva e basta. In quel caso però avrebbe potuto evitare. Cercai di mantenere la calma e rispondere in modo gentile...
...Gasti anche per me la nostra amicizia è importante però... quello che provo per te lo è ancora di più.. Carol io ti capisco, però è meglio così. Fidati esclamò Gaston tenendo gli occhi fissi sul mio viso
io non voglio che tu ci resti male, non mi piace vederti triste... ci resto male anche io. Ti voglio bene e voglio vederti sempre col sorriso sulle labbra! continuò senza mai staccare gli occhi da me. Non riuscivo a credere a quelle parole... mi sembravano troppo false. Anche se incosciamente le avevo sempre aspettate
Me lo prometti? Certo... farfugliai crecando di non far notare la mia voce che si affievoliva. Gaston mi diede un bacio sulla guancia e ritornò al suo lavoro. Automaticamente mi voltai e i miei occhi ricaddero su Marì, esattamente dove l'avevo lasciata poco prima. Aveva visto tutto, ma dubitavo che avesse potuto ascoltare qualcosa. Eppure capì che c'era qualcosa che non andava, così facendomi un cenno mi consigliò di tornarmene in stanza. In quel momento stare soli era la cosa migliore...
Nella mia stanza, quella che dividevo con Fely e Marì, presi il mio diario. Già può sembrar strano che alla mia età avessi ancora un diario, ma nei momenti belli come nei momenti tristi poteva sempre servire. Lo aprii e lessi le pagine che avevo scritto la sera precedente. Avevo frainteso tutto e me ne accorgevo solo adesso, rilegendo quelle righe scritte con la mia calligrafia da 4° elementare. Ora però dovevo aggiornare quel mio piccolo diario, doveva sapere che in realtà ero avevo frainteso tutto! Così presi una penna e iniziai a scrivere...
Ed eccomi di nuovo qui... a stracciare inutilmente le ultime pagine di questo diario. Sapevo già che me ne sarei pentita ma in questo momento sento che devo farlo. Gaston non mi avrebbe mai più fatto tutto questo...mai più. Era una promessa... lo ricordavo ancora bene.CITAZIONE (« Rò @ 4/10/2010, 16:46)
sìììì...io immagino sempre storie così...come per esempio mi immagino un bruno e una figlia di mar e simon insieme ahahahah sai k sfizioperò voglio proprio vedere come fai tu ^^
anche a me piace tantissimo *-* pensare che i figli possano riprendere storie simili a quelle dei genitori (:
Edited by esperanza; - 8/9/2011, 15:44